mercoledì 11 febbraio 2015

Supereroi e principesse. Un bel leone no?



Siamo stati alla prima festa in maschera di quest'anno.
A parte piccoli guizzi inattesi e di difficilissima realizzazione (mamma vorrei un bel vestito da lumaca, ma di quelle che lasciano la scia molliccia...) la scelta del travestimento è stata molto facile: assolutamente di genere e assolutamente di parte.

L: E va bene, se non possiamo fare altro io sarò Spiderman. 
Buono, ma li spaventerò tutti!
C: Io, invece, sarò una principessa. Elsa, che ne dici? Ho anche la parrucca!

Certo, al di là del bisogno di assecondare un immaginario da cartone animato che, tra l'altro, viene quotidianamente "combattuto" in casa nostra, mi ha colpito il punto di vista di mia figlia. l'inconsapevole giustificazione della sua scelta, ai miei occhi così scontata.

F: Ceci lo sai che saranno quasi tutte vestite da Elsa le bimbe?

Senza stupirci nemmeno troppo, fuori la porta del festeggiato (uno spavaldo, coraggioso e geniale principe che la sa più lunga di tutti... saranno tutte principesse e io l'unico principe!) incontriamo, ovviamente, la prima sosia. 
Un'altra Elsa, soddisfatta e sorridente, camminava verso di noi stringendo per mano la sua sorellina, ovviamente vestita da Anna.
Ebbene, mia figlia con la solita disarmante franchezza che contraddistingue lei e tutti i suoi coetanei, mi dice: che bello mamma, vedi: siamo veramente amiche!
Nella scelta comune del vestito vedeva non una ragione per cui scatenare una furiosa guerriglia (l'ultima volta che, in mia presenza, due donne si sono incontrate ad una festa con lo stesso abito era il matrimonio di mio fratello e -non c'è bisogno che lo giuri- nessuna delle due malcapitate ebbe la reazione di Cecilia) bensì una conferma al proprio affetto. 
Gusti comuni, interessi comuni: affetto garantito...
Scegliere di trasformarsi in una principessa riconoscibile diventa, così, un modo per accumulare conferme. Sono accantonati sospetti, timori e apprensioni per riprendere animo e coraggio. Siamo beneaccetti!
Un bel leone no?

martedì 28 ottobre 2014

fate e principesse

Buckingham Palace: che meraviglia!
Ovviamente non mi riferisco all’architettura incerta del palazzo reale ma alle fantasie che prendono forma e spazio girando nelle stanze della regina. 
Una scenografia perfetta, abbondantemente dorata e vellutata, dove i sogni fiabeschi di una bimbetta di cinque anni diventano, a sorpresa, realtà.

Mamma, ma che dici? Mica c’è la principessa! Le regine e le principesse stanno solo nelle favole !
Eh no Ceci, questa volta ti sbagli. Qui a Londra c’è una regina in carne ed ossa e, ti dirò di più, c'è pure una principessa !

Kate, la principessa perfetta, troneggia perfino in un ritratto più vero del reale, alla National Portrait Gallery, il museo londinese che racconta la storia dell’Inghilterra attraverso i ritratti di personaggi illustri (una meraviglia pensare di raccontare la storia attraverso le facce!). Qui, incantati dalla sua regale bellezza, abbiamo passato ore nel vano tentativo di riprodurne il ritratto, scoprendo, per la prima volta in viaggio, che di principesse ce ne sono, eccome!
Eh si, poi mi sono detta: a Londra non poteva mancare una principessa!
Londra, che materializza così bene ogni possibilità, bizzarria e desiderio acquistabile, non poteva non offrire l’occasione, a portata di tutti, di dare una forma anche a questo desiderio, a questa fantasia … una fantasia che inonda, nostro malgrado, l’immaginario di nostra figlia. 
Sogni di essere una principessa? Adori i suoi sobri abiti scintillanti?
Beccati il souvenir!
MICA MALE!
Perché a Londra, dove tutto può essere consumato, comprato, venduto e immaginato, anche le fantasie legate alle principesse delle fiabe diventano un'occasione, non solo una possibilità.


Cenerentola e Biancaneve sono ormai eroine superate: impolverate e dai capelli grigi, cadono dimenticate nel cassetto mentre i denti bianchissimi di Kate luccicano negli occhi della mia piccola che non può credere alle proprie orecchie quando le dico che la principessa non ha sangue reale, è una ragazza come lo sarà lei tra qualche anno, una persona qualunque che ha incontrato a scuola un ragazzo qualunque, che poi era un principe, lo ha sposato ed è diventata, così, tra un bacio e un bicchiere di vino, una principessa ...

Ma che dici mamma, chiunque può diventare una principessa?
Beh, se ti piace, si. E poi, in realtà la puoi vedere anche così: prendi tuo fratello, quando si farà grande, quando si  innamorerà farà della sua amata la sua principessa …
Mamma, ma che dici: mio fratello mica è un principe!
Dipende dai punti di vista, tesoro …

Londra, la città dove il desiderio è a portata di mano e di portafoglio, dove ti rendi conto che tutto si può comprare e, per sbaglio, forse immaginare, possiamo girare nel palazzo reale e scoprire, con gli occhi incantati di un’adorante bambina, che davvero le principesse esistono e, non a caso, vivono qui! 
In questa città.
Senza corona, con portamento regale, a questo punto ci avviamo verso il parco … alla ricerca delle fate... Non si può mai sapere!

Le immagini sono particolari di magliette fatte con Minimani, Raperonzolo e la Sirenetta

sabato 24 maggio 2014

Inconsistenza...



I soffioni: una passione! La loro inconsistenza mi ha affascinato sempre. Fin da piccola. Leggeri, soffici, composti e poi... con un soffio, per gioco o per noia, tra le mani rimane solo un gambo. 
Verdognolo e sparuto. 
Mi piacciono perché scompaiono, improvvisamente quando soffi, come mi piacerebbe facessero i pensieri meno amati. 
Che allegria, scovarli anche nel pieno dell'asfalto napoletano e soffiarli, con forza, come candeline sostanziose e fresche!
Come già una volta (qui), ancora oggi sono cascati su una nostra produzione: soffiati, colorati, credo più inconsistenti...
Ora soffio, con forza, anche sui brutti pensieri: via,Sciò!

venerdì 16 maggio 2014

Pioggia


Ma che primavera? Qui piove... piove stanca, piove poco, piove sul bagnato insomma: piove e basta... 
così condivido una filastrocca del mio amato Rodari e una maglietta, uggiosa! Speriamo che domani ci sia il sole...ovunque!

Dopo la pioggia
Dopo la pioggia viene il sereno,
brilla in cielo l'arcobaleno:

è come un ponte imbandierato
e il sole vi passa, festeggiato.
è bello guardare a naso in su
le sue bandiere rosse e blu.
Però lo si vede - questo è il male -
soltanto dopo il temporale.
Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
Un arcobaleno senza tempesta,
questa si che sarebbe una festa.
Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.

giovedì 15 maggio 2014

AUG!


Una volta, nemmeno troppo tempo fa, mi hanno raccontato di un capo indiano e della sua idea di tempo... 
Il capo indiano diceva che il passato lo conosciamo, dunque è davanti a noi, mentre il futuro, che è inconoscibile deve per forza essere indietro, alle nostre spalle. Questa cosa mi confonde, non poco. 
Oggi mi sembra che così poco conosco il mio passato! 
Scavo e cerco di condividerlo, anzitutto con me stessa, per tracciare un segno, capire dove sono, con e senza i miei piccolini. Ma capisco poco. Non so. Forse, solo guardando al futuro posso lasciare che anche il mio ombelico sorrida... e con lui il resto. 
Oppure cerco solo di saltare, portarmi avanti e trascinare con me i miei piccoli indiani che oggi, sorridendo sotto la pioggia improvvisa, improvvisavano una danza per la pioggia. 
Per fare venire, finalmente, un clamoroso acquazzone!
Aug Capo indiano!

lunedì 12 maggio 2014

primavera sonnecchiosa

Quest'anno quasi mi perdevo il risveglio di questa primavera. Ma è possibile? 
No, assolutamente no, non si può! 
Non posso permetterlo! 
Stanca e sonnacchiosa arriva, finalmente, e mi trova troppo chiusa: ma mi riscalda e, oggi, ci corro dentro!
Ecco: corro, corro veloce! porto con me una valigia di pensieri e e entro in un bel paio di sandali: quelli con il tacco. 
Quelli con il tacco più alto! 
Un aiutino per saltare in alto, per saltare lontano, per entrare nella primavera. E perché no, ammettiamolo pure: per assecondare il mio equilibrio precario e fare divertire i piccoli amati... 
Mi ritrovo a fare Guido Cavalcanti (con il trampolino che indosso ai piedi) e saltare, saltare, saltare oltre...
Il fresco tra le dita dei piedi e le gambette dei pargoli bianche e cicciotte.
Perché stamattina, complice una fuga da scuola, abbiamo corso al parco con i piedi nudi, bagnati dall'erba bagnata. Abbiamo costruito piste e castelli e giocato con le tartarughe. Così, con poco, mi sono accorta che oggi c'era il sole!
Alle volte non ho occhi per guardare...


domenica 20 aprile 2014

pasqua

L’uovo di Pasqua, Di Gianni Rodari
Dall’uovo di Pasqua è uscito un pulcino
di gesso arancione col becco turchino.
Ha detto: “Vado mi metto in viaggio 
e porto a tutti un gran messaggio!”
E svolazzando di qua e di là,
attraversando paesi e città
ha scritto sui muri, nel cielo e per terra:
Viva la pace, abbasso la guerra.

qualcuno mi ha detto che rompersi è un pò fiorire...lo spero.
buona pasqua

mercoledì 2 aprile 2014

gelato di primavera


Ieri la mia piccola "capa riccia" guardandomi fissa negli occhi, con tanto di morbida zeppola, ha cominciato a recitare così:

La primavera mi piace davvero

perché mi vesto più leggero
gioco fuori, mangio gelati
faccio le corse in mezzo ai prati.
Vado a passeggio con mamma e papà
questa è la vera felicità!



la filastrocca è deliziosa, ma non si può immaginare quanto ho potuto ridere quando lei indugiava sulla parola GELATI! ripeteva ritmicamente il ritornello, imparato credo a scuola, e ammiccante piroettava sul cono gelato. Ovviamente se ne è meritato uno mega, con panna! 
Qui di seguito condivido le foto di due camicie in cotone, una delle ultime creazioni di MiniMani... realizzate per due gemelline pestifere e deliziose. 
Anche loro (le camicette), nel loro piccolo, sono un inno alla primavera!


giovedì 20 marzo 2014

giovedì 27 febbraio 2014

principesse, uncini, ragni e pajette



A carnevale ognuno si veste un pò come gli pare: indossa gli abiti del suo eroe o si trasforma in quello che avrebbe sempre voluto essere.
A casa nostra è quasi sempre carnevale: gli abitanti sotto il metro e dieci sono spesso travestiti e quando litigano chiamano gli eroi più comodi in propria difesa. Leone prende l'uncino e dice alla sorella che è il temibile pirata, Cecilia diventa una principessa piratessa, pronta ad ogni angheria!
Per lui c'è l'imbarazzo della scelta: lumaca, calciatore, squalo, diavolo, cavaliere, palla, l'evergreen pirata, il classico Spidermen...
Per lei invece: Aurora, Rapunzel, Ariel, Biancaneve, Merida, principessa, principessa e ancora principessa! 
Che noia!
... Quando finalmente arriva una sorpresa mozzafiato per la festa di oggi : mamma, per la festa di scuola, mi vesto da fragola!
Che meraviglia!
Abbiamo lasciato da parte lustrini, pajettes, cipria, parrucche e ombretti zuccherini per infilarci un fantastico abitino fatto in casa che ha chiuso la porta in faccia all'immaginario fiabesco, forse addirittura dysneiano, che caratterizza l'estetica di mia figlia!
Il cambio di rotta è stato improvviso.
Non ho ben capito se è solo per indossare improbabili parrucche che la fanno sembrare raffaella carrà, se è per gli strass che adora più di ogni altra cosa al mondo o perché tutte in classe sua vorrebbero essere per un giorno principessa, fatto sta che il travestimento sembrava avere buttato una luce loschissima sui desideri e le aspettative di mia figlia. Alla prima festa in maschera, dove quasi tutte le bimbe erano spaventosamente vestite al medesimo modo, indossando gli abiti della principessa dysneiana di turno (la reginetta quest'anno, almeno dalle nostre parti, è Elsa), Cecilia era vestita da sirena, ma si spacciava per una più riconoscibile sirenetta Ariel, principessa degli abissi!
Sono una principessa, una semplice e banale principessa! ecco tutto.
E oggi, invece, tutta da mangiare, fiera di avere contribuito alla manifattura del nuovo abitino, sembra avere scelto una strada  diversa:  più creativa, più autonoma... dove non ci sono principesse, né principi confezionati ma dove poter brillare di luce propria, dopo avere fatto quello che davvero ci piace!

mercoledì 12 febbraio 2014

impariamo a leggere?




Mamma che ho scritto qui? e qui che c'è scritto? me lo leggi?
Leone, vieni qui che ti leggo una storia e accendi la luce che non riesco a leggere... 

Insomma, ormai a casa è un tormentone! Cecilia vuole leggere e scrivere. 
Forse soprattutto leggere!
Sarà perché è un pò competitiva e in classe le sue amichette vengono preparate alle elementari (in una classe mista o verticale che si voglia - bimbi in classe dai 3 ai 5 in caotica eredità montessoriana- non tutti i bambini fanno le stesse cose: se maturano nel prendersi reciprocamente cura i grandi dei piccoli e i piccoli dei grandi, sono costantemente abituati a lasciare andare via gli amichetti alla fine dell'anno e, alle volte, sono anche impegnati in attività diverse, pur stando in classe insieme) o semplicemente perché è curiosa, fatto sta che ha una voglia matta di leggere. 
Leggere tutto: libri, scontrini, custodie di cd, giornali, foglietti, bottiglie del latte, scatole di biscotti, istruzioni, bugiardini... 
Negli ultimi tempi ho scoperto che dappertutto si può nascondere un racconto surreale, personale, strampalato... comico!
E' sorprendente trovare un barattolo dello yogurt con su stampate fantastiche avventure o cavalleresche epopee. 
Il menù settimanale del ristorante sottocasa? voilà: picaresche imprese di pesci saltanti che hanno, stranamente, i nomi delle sue amiche più care.
Il libro del papà? una frizzante miscela di favole dove biananeve va a cena con aurora nel ristorante di peter...
Chissà, tutto questa voglia di leggere e fare la grande mi fa venire molti dubbi! Tra poco scadono i tempi per le iscrizioni a scuola e io ancora non l'ho iscritta da nessuna parte. Sono divorata dai dubbi: assecondo la sua voglia di crescere anticipandola a scuola? La lascio nell'asilo in cui sta, dove il prossimo anno non starà con le sue amiche che andranno alle elementari? E poi: dove iscrivo Leone, qui o nella scuola dove farà le elementari domani Ceci? 
Chi lo avrebbe mai detto che mi sarei lacerata in un dubbio più complesso dell'amletico essere o non essere...
Mha, ho come la sensazione che qualunque cosa farò sarà sbagliata... 
Comunque per ora impariamo a leggere e ci siamo fatte il nostro ABECEDARIO, repentinamente appeso sul letto per una pronta lettura!


martedì 14 gennaio 2014

lustrini, leoni, ballerine e saltimbanchi...




è più forte di me: adoro il circo. 

Mi piace l'orchestrina sospesa che improvvisa improbabili motivetti, mi piacciono i costumi con le piume e i lustrini, i trucchi carichi, i giocolieri, gli acrobati, la sabbia dell'arena, le righe del tendone, i trapezisti... Mi sembra tutto avvolto in un'alone di magia: persone che hanno fatto una scelta precisa, girovaghi per scelta, con i loro carrozzoni più o meno accessoriati e i loro animali, fratelli e cugini. Una grande e varia famiglia fatta di incomprensibili relazioni di solidarietà e conflitto, suspance, rapporti di forza e dipendenza, legami impossibili da capire o da paragonare... Come se la modernità non fosse ancora arrivata nel loro mondo: fatta eccezione per alcuni lussi che i circhi più lussuosi si vogliono e si possono concedere, i circensi vivono fuori dalla storia, saltando, domando tigri e leoni, addestrando foche, roteando nel cielo sospesi su una fune... 
Guardo il circo con gli occhi di quand'ero piccola e con gli occhi dei miei figli: con loro vado ogni volta che un carrozzone si ferma nelle mie vicinanze e con loro rido, mi spavento, mangio pop-corn, guardo assorta i salti coraggiosi di scriccioli fortissimi, mi lascio guidare dal giudizio del mio indomabile leone che, nell'ultimo spettacolo, ci tiene a sottolineare la bravura delle tigri: mamma veramente bravissime le tigri, non trovi?
Mi piace l'odore, i colori, l'antico e il moderno televisivo che si affaccia in alcuni momenti ma, per lo più, fermo ad un repertorio anni ottanta. 
Capisco Fellini che cercò di scappare con un circo di passaggio a Rimini. 
Mi lascio emozionare dal ricordo del racconto di una ginnasta infortunata il cui sogno non erano le olimpiadi ma il trapezio del circo più grande del mondo!
Adoro il circo e sono felice che anche i miei figli ne siano affascinati.
La prima immagine l'ho trovata qui, è di una bravissima illustratrice che si chiama eleonora moretti, trovata per caso mentre cercavo un'immagine da accompagnare a questo post, le altre sono mie:



martedì 7 gennaio 2014

Pinocchio: mi diverto più a correre dietro alle farfalle!


Abbiamo lasciato il 2013  navigando su fiumi di Brunello di Montalcino, a cavallo di maleodoranti pecorini toscani, per inciampare vicino a una cascata a mezza notte e riprenderci alla sveglia, lenta, calda e sorridente per dire buongiorno al 2014.... 
Quest'ingresso nell'anno nuovo l'abbiamo fatto a braccetto con Pinocchio e così il primo dell'anno siamo andati al parco di Collodi, dove ci siamo lasciati sorprendere dai carrozzoni, dalla barba di mangia fuoco, dalla taverna del gambero rosso,  dalle alte gambe dei gendarmi, dall'enorme balena che starnutisce... insomma siamo saltati a piè pari nella favola e ne siamo usciti carchi di meraviglie! Perché il parco di Pinocchio (qui) è un parco pre-moderno, nulla di tecnologico, sculture in ferro e brutalismi di cemento datati che introducono alla storia e accompagnano un racconto collettivo... un posto magico!
Detto fra noi, a me Pinocchio non è mai stato tanto simpatico, anche se nel tempo ho riletto il libro varie volte e ogni volta ho scoperto strati e significati sempre diversi! E' ricco... questo è poco ma è certo: Pinocchio è un libro ricchissimo! 
Io ci sono affezionata, e anche i miei bambini, credo.
E' una storia antica che si presta a mille letture. 
Cecilia ne è affascinata, anche se spesso si protegge le orecchie per non sentire le parti che le fanno paura (che sono tante!). Ride del grillo parlante e piange quando muore, ha paura di Mangia fuoco ma poi dice: è buono, solo che sembra cattivo...a me sta simpatico! Leone teme che gli cresca il naso e ultimamente lo misura di continuo: perché il mio amato ama dire le bugie, le più belle, quelle più inutili!

Che nessuno sia un burattino! Ma che le bugie, quelle si...ogni tanto ben vengano!

giovedì 19 dicembre 2013

ancora altre immagini...

molto probabilmente dovrò mettere un pò d'ordine tra le immagini, per ora le pubblico senza ordine. La superproduzione natalizia di Cecilia a Federica...

 palloncini

cuscino con fiore

t-shirt con tre fiori

cuscino fiore blu

Tutti gli oggetti mostrati in questo blog sono in vendita.
E' possibile, nell'ordinazione, scegliere di fare realizzare il soggetto su body a manica lunga, body a manica corta, t-shirt a manica lunga e t-shirt a manica corta per maschio o per femmina e, ovviamente, scegliere la taglia.
contatti: effeferrara@yahoo.it

The articles shown in this blog are for sale.
It is possible, when ordering, choose to make the subject of bodysuit, t-shirt long sleeve and short sleeve t-shirt for male or female.
contacts: effeferrara@yahoo.it